Tappa 3

Vrsar - Fasana km 82

Mi par notte fonda, un rumore mi sveglia, qualcuno sta armeggiando vicino alle nostre canadesi...dopo poco capisco che è Renato, penso, che succede? è piena notte, in realtà sono le sei.
Rena è scalpitante, sta già smontando la tenda... io viceversa sono ancora in fase rem, non resisto, mi giro e mi riaddormento in un nano secondo.
Alle sette altri rumori mi svegliano nuovamente, ho capito è ora anche per me, mi sveglio e in brevissimo tempo le tende prendono posto nei nostri carrellini.
Siamo pronti per la terza tappa...oggi andiamo da Vrsar a Fasana costeggiando il canale di Limski passando per Rovigni.
Percorriamo pochissimi km e siamo subito nei pressi della ciclabile sterrata Vrsar - Liz, due curve ed ecco una piacevole vista sull'ingresso del canale.

















Il resto della ciclabile è piacevole ma nulla di più, il pensiero di costeggiare uno splendido fiordo senza poterlo vedere è deprimente, purtroppo la folta vegetazione ci priva dell'opportunità di ammirare il panorama. 
Lasciamo il sentiero principale nel tentativo di avvicinarci il più possibile al fiordo nella speranza di vederlo, purtroppo l'unica cosa che rimarrà nei nostri ricordi sono le brevi ma intensissime salite.
































Siamo ancora a stomaco vuoto, le salitone ci hanno letteralmente sfiancati di buon mattino...
Giunti in fondo al fiordo un miraggio ci illumina la via, un agriturismo!!!
Avete presente due grossi sassi lanciati da una fionda? si! ecco così eravamo io e Renato lanciati verso il nostro miraggio.
Una gentilissima signora ci ospita sotto uno splendido pergolato immerso nel verde più verde e nella tranquillità assoluta. La tavola imbandita con almeno una dozzina di panini, due grosse ciotole di marmellata, thè, caffè e due ottimi succhi d'arancia.
Bhe cosa vuoi più dalla vita? un Lucano? ma va la....

















Qui una foto dopo il passaggio dei due avventori!

Dopo il ristoro siamo pronti per riprendere il nostro viaggio, il canale purtroppo resterà nascosto per tutta la sua lunghezza.
Fortunatamente i croati per sfruttare il turismo hanno costruito delle altane in legno capaci di oltrepassare in altezza la vegetazione e permettere così ampie viste.


















Lo spettacolo da qui sopra è fantastico, il leggero vento quasi caldo porta i profumi del bosco sottostante, i colori del mare che contrastano con quelli delle montagne regalano una vista da urlo...
Peccato che le fotografie non riescano a descrivere le emozioni che certi luoghi ti lasciano in alcuni precisi istanti.
Riprendiamo a pedalare sotto lo sguardo incuriosito di alcuni turisti, i nostri carrellini catalizzano l'attenzione di molti. Il lato opposto del canale riserva lo stesso trattamento, vegetazione impenetrabile e un costante sali scendi... un'ulteriore salitona completamente assolata ci priva delle già scarse energie.
Stiamo percorrendo alcuni sentieri immersi nella natura, è veramente piacevole notare come il turismo in queste zone sia sviluppato intorno alla Mountain bike, lungo i sentieri è un continuo salutare altri ciclisti che si spostano dai camping ai luoghi d'interesse.
Il percorso da qui a Rovigni è un continuo dentro e fuori dai campeggi per famiglie e per naturisti.
Non si capisce come mai, ma i naturisti sono sempre vecchi e obesi, mai una bella ragazza...
Raggiunta Rovigni tento di chiamare al cell. l'amico "Istria" sopranome sul forum Mtb,che ci ha regalato dei consigli preziosi e sopratutto alcune tracce gps favolose. Mi sarebbe piaciuto bere qualcosa in sua compagnia anche per ringraziarlo.
Quando riesco a parlarci lo sento affannato, infatti mi confessa che sta scalando i 2.000 mt di una cima in zona, per allenarsi alla gara di mtb del Sellaronda.
Un ringraziamento speciale a lui da parte mia e di Renato.

Torniamo al tour, visitando Rovigni non si può non notare come si sviluppi in altezza, infatti tutto il paese è costruito su una collina con ripide e strette stradine che portano alla chiesa barocca di Sant'Eufemia.
Tentiamo varie vie d'accesso nel cuore della parte storica ma tutte, dopo averle percorse per alcune centinaia di metri, si rivelano impercorribili per i nostri carrellini, ampie scalinate ci bloccano.
Dopo parecchi tentativi troviamo la via giusta....
La strada è stretta e in forte pendenza, un folto gruppo di chiassosi turisti ci si para d'avanti, dall'accento capisco subito che si tratta di bresciani, appena scoprono che siamo conterranei scoppia il finimondo.
Alcuni ci urlano "dai che la maglia rosa è già passata" "vai Bugno" "mola mia" "pucia dai dai", alcune signore con la scusa di spingermi finiscono col palpeggiarmi il posteriore.... insomma siam bresciani e dove andiamo ci facciamo sempre riconoscere.





























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Lasciata la bella e divertente Rovigni l'itinerario si snoda lungo il litorale seguendo una stradina che entra e esce dai camping e permette di raggiungere Fasana. Percorriamo l'ultimo tratto in un single track entusiasmante in mezzo ad alcuni boschetti.




































Sono quasi le 15 è non abbiamo ancora pranzato, siamo a Fasana davanti all'imbarco per le 14 isole che compongono l'arcipelago delle Brioni, parco naturale.
Come meglio godere del percorso appena svolto se non tranquillamente seduti in gelateria con davanti un enorme gelato con frutta e la splendida vista sulle isole?
Dopo esserci rilassati per bene ci dirigiamo al vicino camping Bivillage splendido campeggio attrezzato con tutti i confort.
Visto il periodo ci concedono una piazzola per camper enorme, ci accomodiamo, montiamo le tende e ci rilassiamo ancora un poco sulla spiaggia vuota.


















La sera un bel giretto a piedi e un ottima cena in riva al mare, piccola ma bella Fasana....






































A domani....

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